Gli apneisti trattengono il respiro. Il tempo dipende da quanto vanno in profondità, dallo sforzo, dalla temperatura dell’acqua, dal controllo del proprio corpo e mente.

Per Tolga Taskin, immergersi è come meditare. E il suo obiettivo è quello di battere un record pubblico, in fondo al lago Weissensee, ricoperto di ghiaccio nelle Alpi austriache.

Tolga è affascinato dall’auto-isolamento dell’immersione, la separazione da tutto.
È il suo antidoto per un passato agitato e turbolento, una terapia. Ogni tuffo nell’oscurità del purgatorio liquido ripristina la sua calma mentale.

Vince il bisogno di respirare, mette alla prova i limiti fisici, gioca con il relax e la coscienza. Riemergere è come uno shock, una rinascita, il rinnovamento del ritmo della vita.

Diretto da Bo Clausen
Fotografia: Theo Baunsgaard
Musica: Frederik Bygballe Haahr
Adattamento: Martina Marangoni, Camilla Sartorio (Libera università di lingue e comunicazione IULM)

Intervista

Bo Clausen | 99.media

Bo Clausen Regista

“Sono sempre stato affascinato dalle persone
che si spingono oltre la norma
e che realizzano cose straordinarie.”
  • Hai 21 anni e quindi sei il regista più giovane ad essere mai stato pubblicato su 99. Puoi parlarci di te e delle tue fonti di ispirazione?

Prima di tutto, è un grande onore essere il più giovane regista a essere mai stato pubblicato su 99, significa molto per me.

Sono sempre stato affascinato dalle persone che si spingono oltre la norma e che realizzano cose straordinarie. Quando ho visto il cortometraggio sull’apnea NARCOSE sono rimasto colpito e sono andato alla ricerca di apneisti in Germania. Ho fatto centro quando ho scoperto Tolga: mi ha chiamato letteralmente un minuto dopo avergli mandato la mail e mi ha detto che ci stava.
 

 

  • L’apnea è una prestazione fisica, ma richiede soprattutto una forza mentale straordinaria. Quanto ne sapevi prima di essere coinvolto in questo progetto?


Non ne sapevo molto, ho svolto diverse ricerche sull’apnea prima di dare inizio al progetto. È stata proprio quella forza mentale ad affascinarmi così tanto.

Between Mountains and Mermaids | 99.media
  • Avere una troupe cinematografica attorno quando cerchi di concentrarti a battere un record mondiale può essere fastidioso.
    Come siete riusciti a convincere Tolga?

     

Durante la fase di pre-produzione, abbiamo avuto dei dubbi su come procedere. Tuttavia, Tolga è super professionale ed è abituato ad avere telecamere e troupe cinematografiche attorno, quindi non è stato assolutamente un problema per lui.

In realtà, è stato Tolga a invitarci a seguirlo in Austria per documentare il suo tentativo di battere il record mondiale, perché non ne sapevamo niente quando lo abbiamo contattato all’inizio.


  • Che tipo di attrezzatura avete usato?
    In particolare per le riprese subacquee?

Abbiamo usato una Blackmagic Pocket Cinema Camera 4K per ogni scena. Per girare sott’acqua abbiamo noleggiato una custodia subacquea a buon mercato, che non era nemmeno fatta per questa telecamera! Quindi lavorare è stato abbastanza difficile e avevamo davvero paura di andare sott’acqua con la telecamera ma a causa del budget ridotto ci siamo dovuti accontentare di quello che avevamo.

Nonostante tutto, Theo Baunsgaard, il direttore della fotografia, ha svolto un lavoro fantastico girando sott’acqua. Ha fatto le immersioni proprio con Tolga.

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  • Parlaci dei tuoi progetti futuri.

     

Al momento sto lavorando su alcuni cortometraggi di finzione, ma ho in mente nuove idee per dei documentari. Ancora non posso dirvi molto, ma spero che un giorno un altro dei miei documentari verrà pubblicato su 99!



  • Qualche parola su 99 e la sottotitolazione multilingue del tuo film?


99 ci ha dato la fantastica opportunità di avere il nostro film sottotitolato in diverse lingue e di poter condividere il nostro lavoro con un pubblico più ampio. È meraviglioso, grazie mille!

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